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La prevenzione parte dalla tavola
Tutti i più importanti benefici
di una tazzina di caffè


A cura di Gaetano Pacifico

Cominciare una nuova giornata di buon mattino è sempre una vera e propria impresa. In nostro soccorso, però, giunge un prezioso alleato, capace di farci risvegliare e di darci la giusta carica per affrontare al meglio gli impegni quotidiani: il caffè, la bevanda tonica per eccellenza. Le prime testimonianze del caffè in Italia risalgono alla fine del ‘500, grazie ad un trattato dello scrittore Prospero Alpini, e da lì in avanti il Bel Paese, in particolar modo la nostra magnifica regione, si specializzerà sempre più nella preparazione dell’ “oro di Napoli”, così come lo si potrebbe definire in virtù della sua appartenenza acquisita alla città partenopea e del culto che qui gli viene tributato. La pianta del caffè, chiamata Coffea, può arrivare a sfiorare i 12 metri di altezza, e tra le varietà più importanti possiamo elencare la qualità arabica (dal sapore più rotondo e profumato) e la qualità robusta (più ricca di caffeina e dal sapore più marcato). Altre due varietà meno note del caffè sono la excelsa e la liberica.





A causa dell’alto contenuto di caffeina contenuto nel caffè, che stimola il battito cardiaco, è stato appurato che, durante l’arco delle 24 ore, il limite massimo consigliato di tazzine di caffè da poter bere si aggiri intorno alle 3-4 unità, consentendo così al nostro organismo di restare al di sotto dei 400 milligrammi di caffeina, che costituiscono la dose massima consentita negli individui adulti. Per conoscere al meglio pregi e difetti del caffè, è necessario indicarne le proprietà e i benefici, ma anche le controindicazioni, che possono manifestarsi con il suo consumo: prima di tutto, facilita la digestione grazie al suo effetto stimolante, fungendo da tonico per le funzioni cardiache e nervose; è inoltre in grado di ridurre l’insorgenza dei tumori alla gola e alla laringe, favorendo il dimagrimento se assunto senza dolcificanti poiché aumenta il numero dei grassi utilizzati.

Una ricerca pubblicata sul sito specialistico Pubmed, basata su ben 30.000 partecipanti e durante ben 16 anni, ha affermato che un’assunzione bilanciata di caffeina, seguendo le dosi giornaliere consigliate, riduce la possibilità di contrarre il cancro al fegato. Naturalmente esistono anche delle controindicazioni che possono essere osservate quando l’uso del caffè si trasforma in abuso: a causa dell’elevato contenuto di caffeina, riduce l’assorbimento di calcio e ferro, provoca disturbi gastrici come gastrite e reflusso nei soggetti sensibili, e può condurre a manifestazioni tachicardiche. Tuttavia, per chi soffre spesso di queste patologie e non vuole rinunciare alla fatidica tazzulella e’ cafè, la soluzione migliore sarebbe quella di assumerlo decaffeinato, dove, attenzione, la quantità di caffeina è notevolmente ridotta ma non eliminata del tutto. Perché, è inutile nasconderlo, rinunciare ad una tazzina di caffè appare impossibile, soprattutto per chi, come noi, ha Napoli a due passi.






Fonti:

https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/caffè.html
http://www.ocaffè.it/scopriamo-insieme-i-benefici-del-caffè-sulla-nostra-salute/
https://www.benessere360.com/caffè-nella-dieta.html
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29050898


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